I festeggiamenti per i promossi all’esame ministeriale per il conseguimento della “Patente di Operatore Radioamatoriale”
Ogni anno in questo periodo la nostra Sezione festeggia i suoi nuovi patentati. Dopo otto mesi e più di circa110 ore di lezione, per chi ha deciso di diventare Radioamatore, è finalmente arrivato il momento di mettere a frutto tutto il proprio impegno e sacrifici affrontando l’esame per il conseguimento della “Patente di Operatore Radioamatoriale”. Molto spesso si pensa che l’essere Radioamatore, essendo come tanti altri, un hobby, l’esame che obbligatoriamente si deve sostenere per poter praticare questo interessante passatempo, sia più che altro un proforma e quindi può capitare di sottovalutare questo passaggio fondamentale. Niente di più sbagliato! Questo esame è voluto e gestito direttamente dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) della Repubblica Italiana e come tale occorre dargli tutta l’importanza e il rispetto che ne consegue. Nel corso degli anni questo esame ha cambiato fisionomia e modalità sopravvivendo fino ai giorni nostri nella forma ora utilizzata di domande a quiz, tipo scuola guida. Sessanta domande, suddivise tra argomenti legislativi e di natura tecnica a cui, per essere promossi, occorre rispondere correttamente a più della metà. Per conoscere di più sullo svolgimento di questa prova d’esame e dare così qualche consiglio ai nuovi possibili candidati, abbiamo chiesto ai nostri ragazzi neo patentati di raccontarci la propria esperienza di questa giornata trascorsa tra un poco di preoccupazione ma che difficilmente dimenticheranno. Teniamo a precisare che le testimonianze raccolte si riferiscono esclusivamente all’esame svolto nella sede di Milano dell’Ispettorato Territoriale del MiSE.
Prima testimonianza: la prova d’esame si è svolta all’interno di una sala conferenze dove ci hanno fatto accomodare nelle apposite sedie con tavolino reclinabile. Ognuno di noi aveva al proprio fianco due posti liberi e l’impostazione era simile all’esame di maturità. La commissione era composta da sei esaminatori, che ci controllavano costantemente. A tutti i candidati veniva consegnata una scheda con le stesse domande ma in sequenza diversa dalle altre quindi impossibile ricevere o dare qualche tipo di suggerimento ai “vicini di banco”. Quattro ore di tempo per completare il questionario o almeno superare il 50% delle risposte corrette.
Seconda testimonianza: Senz’altro prima di effettuare l’esame ministeriale occorre studiare molto bene concentrandosi sui test delle domande dove vengono richieste delle conoscenze tecniche in particolare di radiotecnica, per questo aiuta molto seguire il corso di preparazione della Sezione A.R.I. di Milano.
Terza testimonianza: Una cosa che mi sento di consigliare, a chi vuole intraprendere questa avventura di conseguire la patente di radioamatore, è principalmente quella di avere molta passione per questa disciplina ed essere una persona sicuramente motivata. Non scoraggiarsi e avere molta determinazione è l’unico modo sicuro per raggiungere l’obbiettivo per essere un vero Radioamatore.
Con queste testimonianze ci auguriamo che le stesse siano di stimolo e portino nuova e giovane linfa vitale a tutta la comunità radiantistica, detto questo facciamo le congratulazioni ai nostri “magnifici 6” neo patentati della Sezione A.R.I. di Milano con la speranza di sentirli presto on-air.
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